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Ossiuri: ci mancavano i “vermi”!

 

Fonte immagine: "mamma.pourfemme.it"

 

Qualche giorno fa tra le mail della mia posta c’era un avviso, di una mamma in classe con mia figlia, che metteva al corrente di un’ infezione in corso all’interno della scuola: l’“Enterobius vermicularis” detta più comunemente “Ossiurasi” o “Enterobiosi”.

Dopo la vera e propria infestazione da pidocchi che siamo appena riuscite a debellare, ho pensato che non ci potevamo certo far mancare i “vermi”!

Gli ossuri sono dei vermicelli bianchi lunghi circa 1 cm, molto sottili, che trovano il loro habitat nell’intestino.

Non sono pericolosi, ma possono provocare un fastidioso prurito nella zona dell’ano. Quando un bambino si gratta nell’area che prude, potrebbe formarsi un eczema o un’infezione batterica intorno al retto e nelle femmine potrebbe diffondersi alla vagina e causare un’infezione vaginale.

L’ossiurasi è molto contagiosa; il contagio avviene quando si ingeriscono inconsapevolmente le microscopiche uova di questo parassita, che passano nell’intestino per schiudersi dove danno il via al loro ciclo vitale. Ci vogliono dalle 2 alle 4 settimane perchè le femmine comincino a spostarsi nella zona del retto e conseguentemente sull’ano dove durante la notte depongono milioni di uova. A questo punto se chi è contagiato si gratta porterà le uova alle mani e da lì in tutte le superfici che toccherà come giochi, utensili di bagno e cucina, ecc.. Anche tra la biancheria del letto, i pigiami e biancheria intima si possono trovare le uova che, purtroppo, sono molto resistenti e possono rimanere infettive fino a tre settimane se si trovano in un ambiente adatto.

Quindi se si nota che il bambino si gratta frequentemente il sedere o lamenta dei fastidi, è insolitamente irrequieto, non dorme bene o comincia a soffrire insolitamente di enuresi, potrebbe avere un’infezione da Ossiuri.

C’è la possibilità di scovarli ad occhio nudo osservando tra la biancheria o nelle feci, ma bisogna essere un po’ fortunati.

Se si sospetta l’ossiurasi, il proprio medico può consigliare un esame di laboratorio semplice: lo “scotch test” ovvero l’applicazione di nastro adesivo per qualche minuto sull’apertura anale. Se è in corso un’infestazione da ossiuri, le uova rimarranno attaccate al nastro adesivo e potranno essere evidenziate al microscopio. Il medico potrebbe anche prelevare qualche campione sotto le unghie della mano del bambino per cercare le uova.

Se viene confermata l’ossiurasi, il medico prescriverà a tutta la famiglia un trattamento con vermifugo da assumere per via orale. Con molta probabilità il trattamento andrà ripetuto dopo un paio di settimane per avere la certezza di aver totalmente eliminato il parassita.

Per prevenire le infezioni da ossiuri è necessario lavarsi spesso le mani, soprattutto dopo esser stati al bagno e prima di mangiare; cambiare con frequenza giornaliera la biancheria intima; mantenere corte e pulite le unghie; riservare una particolare attenzione alla detersione e pulizia della biancheria intima e di quella del letto.

Sembra che ingerire aglio possa essere d’aiuto all’eliminazione e alla prevenzione da ossuri.

Fortunatamente mia figlia non sembra per il momento interessata da questa infestazione, speriamo di non cantar vittoria troppo presto…

Fonti: www.farmacoecura.it e www.pediatriapratica.it