Ci sono alcune malattie che in gravidanza è il caso di evitare perchè potrebbero essere trasmesse al feto causando conseguenze anche gravi.
Alcune sono malattie che se prese prima della gravidanza rendono la donna immune e quindi protetta dal rischio di infezione. Per alcune ci si può anche vaccinare in tempo, come nel caso della rosolia, ma questo deve essere fatto prima della ricerca di un bambino.
Se invece ci si accorge di non essere immune a determinate patologie in gravidanza, allora bisogna adottare alcuni accorgimenti per evitare il contagio.
Vediamo quindi quali sono queste malattie da evitare:
1- La toxoplasmosi:
E’ una malattia causata da un protozoo. In genere viene trasmessa dai gatti e dalle loro feci che possono inquinare il terreno e quindi la frutta e l averdura. Può anche essere trasmessa da ovini e suini.
Ci possiamo infettare quindi attraverso il contatto con feci di gatto infette, o indirettamente con alimenti come frutta e verdura non lavati bene o carni ovine e suine poco cotte o crude.
I sintomi sono molto blandi e spesso passa inosservata ma in caso di gravidanza risulta molto pericolosa per il feto. Le conseguenze sono tanto più gravi quanto più precocemente la gestante si infetta.
L’infezione nel primo trimestre infatti può portare conseguenze molto serie come la perdita del bambino o malformazioni o ritardo mentale.
Per questo tra le prime analisi da effettuare in gravidanza è compreso anche il dosaggio degli anticorpi contro questa patologia. Se la mamma è immune può stare tranquilla, altrimenti deve adottare alcuni accorgimenti per evitare il contagio. Vediamo quali.
Innanzitutto se si hanno gatti in casa è bene usare sempre i guanti o ancora meglio far pulire la lettiera dal proprio compagno. Evitare contatti ravvicinati con i felini per evitare graffi e se vi piace il giardinaggio, usate sempre i guanti.
La frutta e la verdura vanno lavate attentamente (con acqua e bicarbonato o ancora meglio con Amuchina diluita in acqua). Vanno evitati insaccati e carni crude o poco cotte, le uova crude e le salse che le contengono. Vanno evitati anche latte e formaggi non pastorizzato.
Attenzione anche alle contaminazioni crociate come i cibi cotti lasciati scoperti e quindi raggiungibili da insetti .
2- Il Citomegalovirus
Il citomegalovirus fa parte della famiglia degli herpes virus. Dopo la prima infezione (primaria) resta latente nell’organismo per ricomparire (riattivazione) in caso di diminuzione delle difese immunitarie.
Si trasmette attraverso secrezioni come saliva, lacrime, urina, liquido seminale e sangue.
Si manifesta con stanchezza, debolezza, febbricola, ingrossamento dei linfonodi e l’infezione passa da sola senza problemi.
Se preso in gravidanza però può essere trasmesso al feto e la probabilità è di circa il 40% in caso di infezione primaria (cioà se si contrae l’infezione per la prima volta durante la gestazione) e meno dell’1% in caso di riattivazione.
Se in contagio avviene entro le 27-28 settimane di gravidanze i rischi sono alti per il feto. L’infezione può causare aborto spontaneo, un parto pretermine, morte neonatale, problemi al cuore, alla vista, sordità, ritardo mentale: Il bambino può anche nascere senza segni evidenti e manifestare sviluppare nei mesi successivi problemi di udito o polmoniti.
Se la malattia viene presa in gravidanza si attende che passi da sola, e si fanno dei controlli fetali: si verifica tramite funicolocentesi la presenza del virus o meno nel sangue del cordone ombelicale.
3- La varicella
La varicella è una malattia esantematica causata dall’herpes zoster. Alla prima infezione causa la varicella mentre un caso di riattivazioni successive provoca quello che viene chiamato “fuoco di sant’Anonio”.
Il contagio avviene attraverso la saliva, le secrezioni nasali e il siero contenuto nelle vescicole.
Non ci sono rischi in gravidanza se la malattia è già stata contratta in precedenza. Eventualmente si può programmare un vaccino prima della gravidanza se non si è mai avuta la malattia in questione.
Se però non è immune ed è incinta, la futura mamma deve adottare alcuni accorgimenti per evitarla. Evitare quindi contatti con bambini ammalati o con persone con il fuoco di Sant’Antonio.
Se presa n gravidanza potrebbe causare problemi nel primo trimestre, quando però il rischio di trasmissione è basso.
4- La rosolia
E’ una delle malattie esantematiche che in genere si prendono tra i 6 e i 12 anni. Si trasmette attraverso goccioline di salive infette. E’ disponibile in Italia da molto anni la vaccinazione che viene caldamente consigliata soprattutto alle bambine. Ovviamente chi ha già avuto la malattia e già immune e non deve vaccinarsi.
Se non si è immuni e si aspetta un bambino, i controlli si continuano a fare durante tutta la gravidanza (rubeotest). Il contagio durante la gravidanza causa problemi maggiori se avviene all’inizio della gestazione. La rosolia in gravidanza può causare aborto spontaneo, malformazioni, cecità…Se contratta dopo la 16° settimana, le complicazioni sono più rare.
La prevenzione riguarda alcuni accorgimenti che però non sono sempr eefficaci dato che è molto contagiosa.
Quindi lavare bene le mani, non tilizzare posate, piatti, bicchieri di bambini infetti ed ovviamente evitare il contatto con loro.
5- Il morbillo
Il morbillo è causato da un virus molto contagioso che si trasmette attraverso goccioline di saliva infette. Se contratto in gravidanza le conseguenzepiù gravi sono a carico del feto e in modo proporzionale alla fase della gestazione: i rischi maggiori (aborto o malformazioni fetali) si hanno nei primi mesi mentre sono più bassi verso il termine della gravidanza.
In genere però una donna che al giorno d’oggi affronta una gravidanza ha già avuto la malattia da piccola o è stata vaccinata.
Per prevenire l’infezione o ci si vaccina prima di affrontare una gravidanza oppure si evita il contatto con persone infette.
6. L’herpes genitale
E’ causato dall’herpes simplex di tipo 2. Determina la comparsa di vescicole o piccole ulcerazioni a livello dei genitali esterni. Come tutti gli herpes torna a manifestarsi quando le difese immunitarie si abbassano.
Se al momento del parto l’infezione è in corso in genere si procede per un taglio cesareo. Infatti questo herpes causa problemi solo se l’infezione è presente al momento della nascita.Se il bambino entrasse in contatto con le vescicole, l’herpes potrebbe causare polmoniti o encefaliti nel bambino.