“Io mi svezzo da solo” scritto dal Dottor Piermarini edito dalla Bonomi Editore( Io mi svezzo da solo! Dialoghi sullo svezzamento (Educazione pre e perinatale) )
Io sto svezzando con il metodo tradizionale come consigliatomi dalla mia pediatra la mia secondogenita Ginevra che ha 7 mesi e non ho particolari problemi, ma mi rendo conto che lei è già stufa di quei papponi incolori e insapori omnicomprensivi di pastinacicciaverdura e un approccio più innovativo come questo sarebbe forse la miglior cosa, anche perché lei è molto curiosa quando mangiamo noi, vuole prendere tutto dal tavolo, è attratta dai colori, dai profumi, dalle posate.
Dunque questi nuovi studi per cui lo svezzamento del bambino consisterebbe nel “tutto e subito” hanno messo in discussione la precedente idea che l’aumento delle allergie alimentari fosse dovuto all’introduzione precoce di alimenti allergizzanti quali uovo, pesce, arachidi e altri. E’ stato visto che nei paesi anglosassoni in cui questi alimenti sono introdotti rigorosamente dopo i 6 mesi era dieci volte più frequente la patologia allergica rispetto a paesi come Israele in cui non si era attenti a mantenere il bimbo lontano da questi alimenti nel primo anno di vita.
Pare che ci sia un periodo ottimale cioè quello del quarto, quinto e sesto mese di età in cui il meccanismo della tolleranza per tutti i nuovi alimenti sia particolarmente efficiente, non solo, ma in questa età il bimbo svilupperebbe una sorta di riconoscimento immunologico dell’organismo agli alimenti che se invece entrassero in contatto per la prima volta per via aerea provocherebbero una reazione allergica. Insomma una specie di età magica in cui il bimbo può essere svezzato assecondando i suoi gusti per prevenire le allergie future. Una bella svolta, non c’è che dire. E voi come avete svezzato o svezzerete i vostri figli?