I bambini di oggi sono stanchi delle solite storie, hanno voglia di fiabe nuove, originali magari che si avvicinano alla loro quotidianità.
Per far fronte a questa nuova esigenza, è nato il portale Ti racconto una fiaba, una raccolta di fiabe tradizionali e non, raccontate dagli utenti del web, anche attraverso dei video.
Bellissima l’idea di conivolgere i lettori, ovvero di inviare delle fiabe inventate da loro oppure frutto di quella tradizione orale di cui l’Italia è ricca.
All’interno trovate anche delle filastrocche e delle poesie, oltre alle fiabe a puntate, perchè in fondo un pò di suspence non guasta.
Vi voglio regalare una fiaba, disponibile insieme a tante altre all’interno di Ti racconto una fiaba, perchè in fondo anche noi adulti non vogliamo smettere di sognare……
Cappuccetto rosso da finale comico di Rosa Massaro
“C’era una volta una bambina vestita tutta di rosso che si chiamava Cappuccetto Rosso. Lei andava sempre dalla nonna a portarle la focaccia e la frutta e doveva attraversare il bosco, anche se la paura di incontrare il lupo era tanta. Infatti un giorno la bambina incontrò il lupo e lo salutò e anche il lupo la salutò, poi aggiunse indicandole una stradina: – Quella strada lì, ti farà arrivare prima dalla nonna, è una scorciatoia!
Allora lei lo ringraziò e prese quella strada, però era un inganno, ma non se ne accorse. Il lupo, intanto, arrivò dalla nonna, bussò alla porta, la vecchietta gli aprì ed entrò, nascose la nonna nell’armadio e si mise nel letto. Quando entrò la bambina vide che la nonna aveva dei grandi occhi, allora ebbe paura, ma…all’improvviso, la nonna uscì fuori dall’armadio e la rassicurò, facendole “cucù!”.
E per festeggiare che non era successo niente e che il lupo non aveva mangiato né la nonna, né Cappuccetto Rosso, la nonna preparò delle ciambelle. Ma dentro la ciambella del lupo, la più grossa, mise un palloncino, che … al primo boccone…scoppiò e il lupo fece un capitombolo per terra e la nonna e la bambina scoppiarono a ridere. Il lupo si sentì preso in giro e, appena riuscì ad alzarsi, se ne andò a zampe levate e… per quella volta, nonna e nipotina furono salve.”