Il momento delle merende è sempre un dilemma per noi genitori.
Finché sono piccolini si fa presto, latte, yogurt o frutta, in genere li accontentano senza problemi. Prima dei 18-24 mesi di solito apprezzano yogurt e frutta di qualsiasi tipo.
L’idillio termina quando iniziano a crescere e a manifestare i lori gusti. Comincia così l’era del “niente yogurt con i pezzi di frutta “ in concomitanza , ad esempio, con il periodo monotematico. Mia figlia dai due anni in su voleva solo quelli al gusto di fragola, Francesco solo quelli alla banana. E vanno avanti così per mesi se non anni, finchè un giorno non ne vogliono più sapere e iniziano a mangiare altro. Questo accade probabilmente nel preciso momento in cui tu hai appena fatto una scorta di yogurt alla fragola che non mangeresti mai nemmeno sotto tortura. Per fortuna ci sono mamme creative che ci sono passate prima di noi, e hanno messo a punto ricette di dolci “del riciclo” con cui sbarazzarsi di scorte poco apprezzate.
Al momento del rifiuto e spesso associato anche quello del voglio a tutti i costi.
Frequentando amichetti all’asilo e a scuola potrebbero infatti tornare a casa con domande del tipo:
“Mamma ma perché non mi compri mai le patatine?” o “perchè non mi lasci mai mangiare quelle brioss al cioccolato come Luca?”
Qui a casa abbiamo sempre puntato sullo spiegare ai bambini che ci sono cibi che fanno bene e altri che fanno meno bene. Non è che i miei figli non abbiamo mai mangiato patatine o merendine confezionate, però abbiamo sempre cercato, nel possibile, di limitarne il consumo per prediligere o cibi preparati in casa come muffin e biscottini ai cereali, oppure alternative ai dolci come yogurt , frullati e frutta. In estate invece oltre a questi ultimi, vanno alla grande i gelati.
Ammetto però che ci sono dei momenti in cui i capricci esasperanti fanno cedere qualsiasi convinzione di buona alimentazione 🙂
Un aiuto ci viene dal coinvolgere i bambini nella preparazione della merenda.
A parte l’inverno e i mesi più freddi negli altri periodi dell’anno la merenda può essere un momento di svago in cui si interrompono lavori e compiti per magari fare un salto al parco muniti di zainetto.
Far preparare ai bimbi la merenda, magari un panino con la marmellata o il prosciutto, li fa sentire grandi e responsabili. I miei ogni volta che ci muoviamo per una scampagnata, amano prepararsi lo zainetto riempiendolo di qualsiasi cosa che a loro può sembrare utile ( e commestibile). L’unico neo è che dopo un po’ gli zainetti passano sulle spalle della sottoscritta.
Alla fine credo che il segreto sia come nel caso del pranzo o della cena, cercare di rendere la merenda un momento piacevole da condividere assieme per sopravvivere senza patemi al “mamma ho fame”.
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