Abbiamo passato la maggior parte dei 9 mesi di gravidanza a preparare tutto l’occorrente per la nacita del nostro cucciolo… Il lettino, il fasciatoio, i primi biberon, abbiamo fatto scorta di pannolini, creme, cremine e saponi di ogni genere e comperato tutine e capi d’abbigliamento per neonati da averne fino a quando varcherà la soglia dell’anno d’età…Tutto curato nel minimo dettaglio, tutto al suo posto, pronto per l’arrivo a casa del piccolo tanto atteso.
Durante i primi giorni di vita di nostro figlio siamo state coccolate e accudite dallo staff medico dell’ospedale dove abbiamo partorito, abbiamo imparato come cambiare il pannolino, come lavarlo e cambiargli i body e le tutine, ci hanno spiegato come farlo attaccare nel modo corretto al seno e tutto sembrava così semplice e naturale…così facile…
Poi dopo le dimissioni dall’ospedale, arriviamo a casa e….scopriamo che nulla è a portata di bimbo!
Nove mesi buttati al vento, perchè ora vorremmo rigirare sottosopra la casa per renderla più idonea… allora il fasciatoio passa dalla cameretta al bagno…meno in pandan con l’arredamento ma di sicuro più vicino al lavello; Guardiamo con malignità il latte in polvere che abbiamo acquistato “per sicurezza” perchè ci hanno detto che è meglio allattare esclusivamente al seno e poi ci troviamo in piena notte a preparare un’aggiunta perchè la montata lattea non è ancora arrivata…lui piange e noi siamo distrutte!
Nel frattempo il papà che consideravamo un aiutante fondamentale nella cura del piccoletto se la dorme pacificamente senza colpo ferire!…
In questi momenti ci chiediamo chi ha scritto quelle decine di libri di puericultura che ci siamo lette avidamente nei 9 mesi appena trascorsi…ci chiediamo se costui ha realmente avuto dei figli o se si è inventato tutto… O forse siamo noi quelle inadatte ed incapaci?
In realtà è la normale routine dei primi 10 giorni a casa con il bebè… Tutte le mamme appena tornate dall’ospedale si trovano a dover affrontare dei problemini che scritti sui libri o raccontati dalle altre mamme ci sembravano bazzecole e che vissute di prima persona ci sembrano degli ostacoli insormontabili. Ma non bisogna scoraggiarsi è solo una questione di “ritmi”, quelli che nei mesi a venire ci detterà il nostro frugoletto e che, per un quieto vivere, dovremo imparare a rispettare.
I neonati sono abitudinari tanto da essere addirittura noiosi! La cosa migliore nei primi mesi di vita è creare una routine giornaliera e rispettarla il più possibile. In questo modo il bambino saprà riconoscere i vari momenti della giornata acquisendo sicurezza e imparando a distinguere il giorno dalla notte. Per esempio, se gli fate il bagnetto prima di andare a nanna, fatelo sempre in quel momento. Se seguite sempre lo stesso “rituale” vi accorgerete anche voi che lui riconosce i cambiamenti..in genere mettendosi a piangere!
Io con mio figlio, avevo l’abitudine di cambiargli il pannolino per poi sedermi su una precisa sedia ad allattarlo: Se dopo averlo cambiato non mi sedevo o mi sedevo su un’altra sedia, erano brontolii e pianti a non finire!
Se il bambino piange, non siamo in grado da subito di capirne il motivo…ci vuole tempo per decifrare i vari tipi di pianto e distinguerli tra “mamma ho fame” oppure “ho sonno e non riesco ad addormentarmi”, quindi il consiglio che vi posso dare dopo esserci passata con entrambi i miei figli, quando piange e non sapete perchè fate la carellata di quelle che possono essere le cause: fame, pannolino da cambiare, sonno, caldo o freddo, voglia di essere coccolato, oppure qualche colichetta.
Le prime due sono semplici da risolvere, per quanto riguarda il sonno, ci sono bambini che piangono per scaricare un po’ di tensione prima di addormentarsi e in quel caso è sufficiente fargli qualche carezzina o tenergli la manina per rassicurarlo.
Per il caldo e il freddo, ricordiamoci che la temperatura ideale da tenere in casa con la presenza di un neonato si aggira tra i 19-20 gradi e comunque non deve mai superare i 22. Inoltre non è necessario coprirli troppo né con il vestiario né con coperte e copertine; E’ normale che i piccoli abbiano le mani e i piedi freddi e non è necessariamente detto che in quel caso abbiano effettivamente freddo. Personalmente tocco la parte posteriore del collo per sentire se suda, in quel caso lo scopro, e gli tocco il naso per sentire se è freddo ed in quel caso lo copro.
La voglia di essere coccolato va da bambino a bambino: ad alcuni è sufficiente il contatto con la mamma durante la poppata, che sia al seno o con il biberon, altri invece vogliono essere presi in braccio più spesso e vogliono addormentarsi con il calore e il profumo della propria mamma…e come si possono biasimare visto che per 9 mesi non hanno conosciuto altro?
Le colichette sono un problemino un po’ più complicato da risolvere: Generalmente si presentano di sera anche se non è una vera e propria regola. Può essere d’aiuto al bambino fare ginnastica con le gambine a mò di “pedalata in bicicletta” che spesso lo aiuta ad espellere l’aria, o dei massaggini sul pancino con movimenti circolari, oppure camminare con il bambino a pangia in giù appoggiato al nostro braccio. Anche aiutarlo con il sondino può essere un valido aiuto nei momenti disperati, ma non va adottato spesso perchè a volte il bambino fa anche la cacca e a lungo andare potrebbe abituarsi e liberarsi solo con il sondino, invece deve imparare a farlo da solo. Se la situazione non si risolve nemmeno dopo questi accorgimenti, forse la cosa migliore è chiedere consiglio al proprio pediatra che può prescrivere dei farmaci specifici “anticolica”.
Cercate di limitare le visite ai parenti più stretti, soprattutto nei primi tempi; La privacy e la serenità dell’ambiente famigliare è fondamentale per il benessere del bambino ma anche di mamma e papà.
Per i primi tre mesi circa dopo il parto, cercate di riposare il più possibile. Dormite quando il bambino dorme e trovate il tempo per dedicarvi a voi stesse ogni tanto, facendo qualcosa che vi rilassi e che non vi faccia pensare solo al bambino.
Con le belle giornate è bello fare delle passeggiate all’aperto che aiutano voi a smaltire quei chiletti in più presi con la gravidanza, oltre che a rilassare la mente, e giovano sicuramente alla salute del bebè.
Ricordatevi che i neonati sono “empatici” di coseguenza se voi siete nervose lo saranno anche loro! Regalatevi qualche sana risata e godetevi il frugoletto che crescerà in fretta…tanto da non rendersene conto!
Care neo mamme, bisogna imparare a conoscere il proprio bambino giorno dopo giorno! E per imparare è necessario sbagliare! Vi assicuro che ci passano tutte anche quelle che sembrano mamme perfette! Essere mamma non si può apprendere dai libri o dalle riviste, ogni bambino è un mondo a sé e il nostro istinto è ciò che ci ha donato la natura per occuparci al meglio di nostro figlio, sta a noi ascoltarlo!
Prendete con “le pinze” i mille consigli di mamma, suocera, amiche e vicine di casa che sostengono di saperne più di voi, perchè il vostro bambino è unico e siete le uniche in grado di accudirlo al meglio: siete fatte proprio apposta…
Tu sei la sua mamma, nessun’altra donna al mondo!