La popolazione italiana sta invecchiando, ovvero il numero di persone anziane in rapporto ai giovani aumenta. Inoltre la vita si allunga e la voglia di essere attivi ed indipendenti è sempre maggiore. L’anziano degli anni 50 che stava sempre a casa non esiste più: oggi l’anziano, di qualsiasi età, ha voglia di muoversi, viaggiare, partecipare alla vita sociale.
Se la medicina e la corretta alimentazione e i sani stili di vita ci permettono di arrivare “più giovani ed in forma” anche in età avanzata, gli acciacchi ed i malanni non sono scomparsi. Alcune volte sono sufficientemente debilitanti da rendere complicato il mnuoversi, inchiodando la persona in casa se non addirittura dentro una stanza. Nei caso più gravi, gambe, anche e ginocchia non permettono di deambulare che per poco spazio.
La tecnologia, però, sta già producendo dei supporti robotici che aiutano chi ha problemi di deambulazione. Sono chiamati esocheletri perché sono strutture rigide come lo sono le ossa ma esterne (da cui l’utilizzo del prefisso “eso”).
Questi supporti possono essere passivi oppure attivi, ovvero dotati di motori o altre parti che attivamente aiutano nel movimento sopperendo alla mancanza di forza muscolare.
Dove sono usati gli esoscheletri?
Ad oggi gli esoscheletri sono utilizzati in ambito riabilitativo o per chi ha patologie significativamente invalidanti, ma sicuramente posso diventare di uso molto più comune quando gli adulti di oggi diventeranno un numero importante di anziani che vogliono avere la loro indipendenza.
Se ci immaginiamo adesso a camminare in strada con un esoscheletro, possiamo provare imbarazzo perché è qualcosa che non si vede comunemente e che dice “questa persona ha difficoltà”. E’ solo una questione di tempo e di accettazione. Così come le bici elettriche sembravano relegate a persone anziane con difficoltà a spostarsi per lunghi tratti in bici, adesso sono ampiamente usate come mezzo di trasporto per godersi una lunga scampagnata anche quando non si è in forma per farla solo pedalando. Forse avrete notato che sono sempre più presenti in montagna, anche a noleggio.
Allo stesso modo un esoscheletro diventerà un mezzo di aiuto normale, da utilizzare per godersi una passeggiata in una città turistica quando le gambe non lo permetterebbero più. E senza alcun tipo di vergogna.
Gli esoscheletri sono nati come strumento militare e quindi la loro vista trasmette una idea sbagliata di che cosa sono e che cosa posso fare per le persone “normali”. Vengono purtroppo associati a robot per rendere più forti i soldati in battaglia, ma non c’è niente di più sbagliato. Se ovviamente anche un utilizzo militare è probabile, bisogna concentrarsi sul grande valore che possono avere per una persona che non ha più le capacità fisiche per muoversi a lungo, ma ha tutta il desiderio di farlo.
Anche in ambito lavorativo si stanno studiando degli esoscheletri in questo caso per supportare attività fisiche pesanti non sostituibili con altri tipi di macchinari.
Esempi di utilizzo
Eccoun esempio di un esoscheletro utilizzato per chi non può più camminare e quindi con un utilizzo di tipo medico.
Il seguente invece è un esoscheletro che è stato studiato per aiutare in mansioni pensanti in ambito lavorativo.
E questo esoscheletro della Honda è pensato proprio per dare un aiuto alla camminata, è anche esteticamente gradevole e se ci pensate non così lontano dall’impegnare dei normali bastoncini da montagna. La strada per arrivare a vederli in commercio a prezzi sostenibili è però ancora lunga.