Sono state recentemente sostituite le etichette che indicavano i consumi energetici degli elettrodomestici. Quelle in vigore dal 1995 andavano dalla A (consumo più basso) alla G (consumo più elevato).
Nel corso degli ultimi anni però frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, forni ecc. sono diventati sempre più efficienti tanto che i costruttori avevano iniziano a mettere vicino alla lettera A percentuali che indicavano il risparmio (ad esempio A 20%).
Ora invece le nuove etichette vanno dalla A alla D e a fianco della lettera A si accostano i più (es- A+++). Viene indicato inoltre il consumo annuo in KWh (facendo una media sull’utilizzo) e per elettrodomestici come la lavatrice e la lavastoviglie anche la capacità e il consumo di litri di acqua.
Altro parametro che viene considerato è lo stand-by che chiaramente va ad aumentarne il consumo. Nell’etichetta viene indicato anche il livello di rumorosità in decibel (anche del frigorifero). La rumorosità è un parametro che ora valuterei attentamente nell’acquisto di una lavastoviglie visto che la mia quando è in funzione sovrasta il televisore…un bell’inquinamento acustico nel soggiorno.
Anche i televisori sono ora obbligati ad avere l’etichetta energetica.
Le classi andranno dalla A+++ (minor consumo ) alla classe D (consumo maggiore).
A questo punto sarebbe necessaria una campagna di rottamazione dei vecchi elettrodomestici. In Italia ce ne sono circa 20 milioni che se sostituiti con i nuovi comporterebbero una riduzione di 2,3 milioni di tonnellate di anidride carbonica nell’aria.