Le giostrine che i nostri bimbi vedono sulle loro culle sono anche chiamati mobiles; questo nome deriva dal termine usato da Duchamp per nominare le opere in movimento dell’artista americano A.Calder, che interpreta in modo innovativo l’arte di giocare con l’equilibrio ed il vento.
Foto di www.calder.org
Da questa idea possiamo prendere spunto per costruire i nostri mobiles. I materiali possono essere i più svariati. Essenziali in tutti i mobiles però sono il filo che deve essere sottile in modo da permettere il libero movimento degli oggetti ed un punto in alto cioè un gancio, una trave, una sporgenza a cui poter appendere il nostro mobile.
Io ho realizzato una giostrina di carta per la mia piccola ritagliando tante figure di animaletti , qui troverete tutti i dettagli per costruirla.
Questa bellissima giostrina (e le foto relative)di cartone riciclata invece sono di Smaller, qui trovate il tutorial completo illustrato.
Un altro esempio di mobile può essere costruito utilizzando i rami di legno di forme anche contorte, canne, o bastoncini raccolti sulla spiaggia che possono essere completati con oggetti come conchiglie, sassi, pigne o semi proprio per ricordarci sempre della nostra vacanza ogni volta ad esempio che la corrente d’aria farà muovere le sue parti in movimento. Questo nella foto è di City Cottage.
Un altro tipo di mobile, più minimalista è quello costruito giocando ad utilizzare oggetti che si ripetono. Per esempio per gli oggetti da appendere possiamo usare gli origami o bicchieri di carta o bottoni, o ancora tappi di bottiglie. Per esempio qui troverete il tutorial per realizzare questo semplicissimo ma così chic di Sumo’s sweet Stuff.
Per i rami si possono utilizzare ad esempio cannucce di plastica per essere ancora più eco-minimalisti.
Diciamo che possiamo divertirci a creare un’infinità di soluzione e abbinamenti per costruire questi mobiles, giocattoli che seguono tradizioni ed antiche suggestioni