Il termine influenza è usato spesso durante l’inverno per qualsiasi malessere dovuto ai problemi di raffreddamento. In realtà, l’influenza è una malattia precisa con dei propri sintomi: febbre oltre i 38 gradi, mal di gola, tosse, raffreddore, dolori muscolari.
Avere semplicemente il naso chiuso, quindi, non significa aver preso l’influenza.
Al solito, i vaccini creano una grande discussione: c’è chi è d’accordo e chi li rifiuta nel modo assoluto. Per quanto riguarda il vaccino anti influenzale, che ha una durata di massimo 6 mesi e quindi deve essere ripetuto anno dopo anno, vi riassumo alcune indicazioni segnalatemi dalla mia ULSS.
In gravidanza
In particolare per l’utilizzo del vaccino contro l’influenza in gravidanza, ho chiesto al mio ginecologo. Non ci sono indicazioni precise al riguardo e quindi lui consiglia di evitarlo se non proprio necessario per le condizioni lavorative o di vita o di salute.
Come funziona
Il vaccino diventa attivo dopo due settimane dalla somministrazione. Non garantisce una protezione al 100%, quindi l’influenza può essere comunque contratta. Ma i vaccinati svilupperanno lamalattia in forma più lieve, che può essere la differenza tra la vita e la morte o il ricovero ospedaliero per le persone anziane o particolarmente deboli.
Chi di dovrebbe vaccinare
La vaccinazione contro l’influenza viene solamente consigliata, e fornita gratuitamente ad alcune particolari persone:
- anziani oltre i 65 anni
- persone e bambini affetti da alcune patogologie:
- malattie dell’apparato circolatorio, respiratorio, urinario, del sangue, congenite che portano a scarse difese immunitarie
- diabete e malattie metaboliche
- malassorbimento intestinali
- situazioni oncologiche
- chi ha in programma interventi chirurgici
- fibrosi cistica
- bambini con malattie reumatiche in terapia lunga con aspirina
- bambini nati pretermine che hanno compiuto il sesto mese
- bambini con patologie neurologiche e neuromuscolari
- il personale sanitario
- conviventi di persone a rischio
- altri soggetti con attività pubbliche di interesse primario collettivo e soggetti che hanno a che fare con gli animali (veterinari, …)
Non tutti possono vaccinarsi: le persone alergiche alle proteine dell’uovo (che sono contenute nel vaccino) e chi ha manifestato problemi ad unaprecedente vaccinazione.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali della vacinazione sono rari e di lieve entità, come rossori o piccoli dolori nelpunto della iniezione, leggera febbre o un po’ di malessere generale che dura poco.
Protetti al 100%?
Siamo sicuri che non ci si ammalerà se si è vaccinati?
La risposta è no, perché non ci sono solo i virus dell’influenza in giro durante il periodo invernale. Quindi si possono contrarre altri virus che provocano febbre e raffreddore, contro i quali il vaccino è impotente. E’ importante capire che non tutti i raffreddori sono influenza!
Quando vaccinarsi?
Il mese di novembre è il mese consigliato in quanto l’influenza si manifesta da dicembre a marzo.
Fonte: ULSS 4